Mauro Di Maulo, Business Solutions Development Director and Board Member Artexe, Simona Solvi e Martina Leoni di P4I parlano dell’iniziativa.
Secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, solo una azienda sanitaria su cinque mette a disposizione un servizio di self accettazione e circa due terzi dei cittadini si reca personalmente nelle strutture per ritirare i propri documenti sanitari.
Anche alla luce dell’emergenza Covid-19, in cui è stato necessario un ripensamento dei processi di accoglienza tradizionali con l’obiettivo di ridurre, quanto più possibile, il tempo di permanenza e di attesa dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie ed evitare gli affollamenti, il percorso verso il nuovo paradigma di accoglienza digitale è ancora da avviare in molte realtà.
Per stimolare e sensibilizzare gli attori della sanità verso questo tema, Artexe insieme a P4I – Partners4Innovation ha lavorato alla costruzione di un modello matematico che stimi in termini quantitativi e qualitativi i benefici dell’accoglienza digitale.
Il modello è già stato implementato in diverse realtà, sia pubbliche che private, dando un’evidenza oggettiva dei benefici della digitalizzazione di questi processi all’interno delle diverse realtà, in base ai loro volumi di attività e a l’assetto organizzativo.
Ad esempio, in strutture di medie dimensioni si è evidenziato un possibile risparmio di circa 900mila euro in 3 anni e una drastica diminuzione dei tempi di attesa dei pazienti in struttura, che si riducono a qualche minuto.
L’obiettivo è quello di dimostrare anche scientificamente che l’accoglienza digitale non solo abilita l’empowerment del paziente, ma mira a liberare risorse economiche e umane per riallocarle su attività a supporto della cura del paziente, incrementando quindi la qualità dei servizi delle strutture sanitarie.
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