24 Giugno 2025

Telemonitoraggio e cronicità: perché comunicazione e certificazione MDR sono fondamentali

Telemonitoraggio e cronicità

Il telemonitoraggio rappresenta una risposta concreta alla gestione delle malattie croniche, ma per essere davvero efficace deve unire due elementi chiave: la certificazione come dispositivo medico (MDR) e strumenti di comunicazione multicanale.

Le malattie croniche: una sfida sistemica 

Le malattie croniche rappresentano la principale causa di morte e assorbimento di risorse nel sistema sanitario italiano; secondo i dati più recenti*

24 milioni di italiani convivono con malattie a lungo termine;

85% è il tasso dei decessi riconducibili a quadri clinici cronici; 

65 miliardi di euro è il costo annuale stimato per le patologie croniche; 

75 è la percentuale di spesa sanitaria nazionale dedicato alla gestione delle cronicità. 

Il quadro si completa con una riflessione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul ruolo dell’aderenza terapeutica. Infatti, secondo l’OMS**, l’insufficiente adesione ai trattamenti a lungo termine costituisce un ostacolo rilevante al miglioramento degli esiti clinici, determinando peggioramenti della condizione del paziente e un aggravio per le risorse sanitarie. 

In questo scenario, il telemonitoraggio si propone come strumento cruciale per alleggerire la pressione sul sistema sanitario e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Affinché funzioni davvero, il telemonitoraggio deve essere sicuro, affidabile e umano, in modo da promuovere una maggiore aderenza alla terapia, consentire un’assistenza più precoce e personalizzata e ridurre significativamente il rischio di ospedalizzazioni evitabili. 

Engagement: cosa lo rende possibile? 

Per ottenere un coinvolgimento reale e consapevole del paziente, entrano in gioco due leve essenziali: da un lato, l’integrazione di strumenti di comunicazione bidirezionale, che favoriscono un dialogo costante tra paziente e operatori sanitari; dall’altro, l’attenzione alla relazione continua, che trova proprio nella comunicazione la sua espressione più efficace. 

L’instaurarsi di questa relazione si concretizza attraverso la disponibilità, all’interno della piattaforma di telemonitoraggio, di funzionalità che favoriscono il coinvolgimento, l’aderenza terapeutica e lo scambio di informazioni in tempo reale. In altri termini, una piattaforma completa dovrebbe disporre di:

Notifiche e reminder personalizzati, a supporto dell’aderenza terapeutica;
Dashboard intuitive per i professionisti sanitari;
Questionari clinici digitali, compilabili dal paziente da remoto;
Scambio sicuro di documenti e informazioni;
Messaggi push per ricordare esami, attività o misurazioni.

La disponibilità di queste funzionalità contribuisce a rendere il paziente più coinvolto e consapevole, a ridurre il tasso di abbandono e a garantire una maggiore tempestività dell’intervento medico

Sicurezza della piattaforma: la certificazione MDR come requisito distintivo

La certificazione MDR (Regolamento UE 2017/745) non è solo un obbligo normativo, ma una vera e propria garanzia di qualità e sicurezza clinica

Le piattaforme di telemonitoraggio che ricadono nella classe IIa, come nel caso della soluzione Salute A Casa, devono:

▶ Soddisfare i requisiti di valutazione del rischio clinico;
▶ Garantire l’accuratezza nella rilevazione e gestione dei dati;
▶ Dimostrare tracciabilità e validazione del software.

Questa certificazione permette di avere la certezza che la piattaforma non sia solo “tecnologia”, ma un sistema affidabile, integrabile nei percorsi clinico-assistenziali. 

Tecnologia che cura, non solo che misura

La combinazione tra un telemonitoraggio certificato e una comunicazione medico-paziente efficace è ciò che consente di passare dal semplice controllo alla presa in carico attiva, digitale ma profondamente umana. 

* Fonti: ISTAT, Ministero della Salute, AGENAS, La Repubblica, 2024 

** Fonti: Adherence to Long-Term Therapies: Evidence for Action, 2003